Ogni sessione è uno spazio-tempo condiviso, in cui il gruppo si muove seguendo regole che nascono e si adattano continuamente, come un canovaccio di esercizi preparato dalla direzione artistica e dal gruppo di allestimento. Questi esercizi non sono fini a se stessi, ma offrono possibilità di improvvisazione, permettendo alle immagini, alle narrazioni, alle drammaturgie di emergere spontaneamente.
Gli allenamenti accadono mensilmente per circa due giornate intensive di lavoro e varia a seconda del tipo di lavoro e delle persone coinvolte. Possono essere momenti di esplorazione fisica, vocale, ritmica o di drammaturgia, ma sempre con la libertà di stravolgere lo schema iniziale per seguire le intuizioni che affiorano. Nessuno dunque sa dove porterà il lavoro, ma ciò che si costruisce diventa materiale per future esplorazioni, in un ciclo continuo di creazione collettiva.


Alcune delle nostre Pratiche

Abbiamo avuto molte case durante il nostro viaggio nomade.

Il nomadismo rappresenta per noi una possibilità di apertura e scoperta, un modo per metterci alla prova e adattarci a condizioni spesso complesse, costringendoci a ricostruirci.
Attualmente lavoriamo principalmente presso lo Spazio Colibrì di Bergamo

Parallelamente siamo attivi nel portar avanti un sogno: ristrutturare e rendere possibile come residenza d’arte la Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Fiobbio, di proprietà della famiglia Sugliani, acquistata dal maestro incisore Caio Claudio Sugliani; il figlio, l’artista Luca Sugliani è fra i membri storici del Coro

Spazio Colibrì

Bergamo, BG

Cento4

Bergamo, BG

Mastronauta

Omegna, VB

Polaresco

Bergamo, BG

Humanatura

Berbenno, BG

EXSA

Bergamo, BG

Upperlab

Bergamo, BG

Chiesa Sant’Antonio da Padova

Fiobbio, BG

C32 Performingartworkspace

Forte Marghera, VE

Isabelle il capriolo

Ranica, BG

Bergamo, BG