
LA PRATICA DELLA BANDIERA
Nata dalla durational performance “Barbara”, di Samanta Mia Cinquini e Luca Nava – presentata alla VeniceInternationalPerformanceArtWeek – la bandiera passa di mano in mano, a staffetta per un tempo illimitato.
Interamente ad uncinetto e realizzata dalla madre; pesa circa 6 chili,
viene successivamente ripresa nel Pesce d’Oro come pratica.
Abitare la bandiera, finché il corpo ne può sostenere l’ampiezza diviene uno strumento incredibile di ricerca e di affondo fra una zona liminale all’intimità ed una prossima all’universale.

BARBARA
Un tempo al limitar dell’aspre colline
era una donna.
Da sempre e per sempre forte muoveva
un’enorme bandiera.
Così staccava il cielo dalla terra.
Accade, partorivano le madri
anime che potevano udire
il soffio del vento.
Partivano allora per dare ristoro
alla volta della mano che apre.
(lunga e tortuosa la strada)
Finché si compirà il viaggio
la donna potrà riposare
al limitar delle colline.
Il cielo dalla terra resterà diviso,
La donna muoverà la bandiera,
al cui enorme respiro
il cielo non crollerà le stelle