Cor-pus
In collaborazione con l’interprete Lis, Barbara Anzivino
QUANDO E COME E’ NATO
Durante il Laboratorio del Padre, co-diretto con Micaela Leonardi per Il Pesce d’Oro; abbiamo chiesto ai partecipanti (tutti udenti) di scrivere una piccola drammaturgia affinché l’interprete Lis Barbara Anzivino, potesse insegnare loro a tradurla nella Lingua dei Segni Italiana (LIS).
Talvolta crediamo di aver detto tutto a nostro padre. Talvolta, ci rendiamo conto che non siamo riusciti a dirgli quasi niente. Abbiamo chiesto a ciascuno di scrivere questo “mistero” indicibile quanto necessario ad accomiatarsi, a perdonare, a congedare, a sentire.
dalla drammaturgia per il laboratorio del padre
IL PROCESSO
Il processo che porta un interprete LIS a tradurre la drammaturgia di un udente è irto di ostacoli. La lingua perde improvvisamente ogni ancoraggio e diventa corpo. L’udente è “costretto” a ripensare ogni parola, in cerca sia dell’essenziale che del compromesso. L’interprete LIS pone delle domande, scandaglia l’appropriatezza dei termini, rintraccia l’eco dietro le parole scelte. Questo processo porta l’udente a scoprire qualcosa di vero, di toccante, che passa attraverso la pelle. L’udente agirà la propria drammaturgia “risvegliata” in lingua LIS, incontrando così se stesso e il “padre” altrove rispetto al consueto. Qualcosa di inaspettato vibrerà la sua memoria.
BARBARA ANZIVINO non è un’interprete LIS qualsiasi. Con una formazione Gestalt e teatrale, Barbara è in grado di intrecciare diverse espressioni e codici, accompagnando i partecipanti in un processo di riflessione e scoperta a 360 gradi. Collaborare con Barbara significa intrecciare l’interdisciplinarità artistica con un approccio all’auto-cura, mirato non alla guarigione, bensì alla sorpresa e preparazione alla libertà interiore.
PERCHE’ LA LINGUA LIS
La Lingua dei Segni Italiana (LIS) rappresenta molto più di un semplice sistema di comunicazione. Ogni segno in LIS porta con sé un mondo di contesti culturali, esperienze condivise e percezioni sensoriali che rendono questa lingua unica e profondamente espressiva.
È una lingua visiva che non solo descrive il mondo, ma lo modella attraverso un canale sensoriale differente. L’uso del corpo come strumento di comunicazione sottolinea l’importanza dell’esperienza fisica e sensoriale nel costruire significati e relazioni.
Non vogliamo assolutamente mancare di rispetto alla lingua LIS, né appropriarcene superficialmente. Riconosciamo la ricchezza e la complessità della LIS, e siamo consapevoli dell’importanza di approcciarla con sensibilità e rispetto. Ogni incontro e workshop è preceduto da un’ampia introduzione alla Lingua LIS da parte dell’interprete LIS, Barbara Anzivino. Questo momento di formazione è fondamentale per fornire ai partecipanti una comprensione basilare della grammatica, delle strutture e delle peculiarità della LIS, nonché del contesto culturale della comunità sorda.
WORKSHOP COR-PUS 2024-2025
Dopo l’esperienza con il laboratorio del Padre, abbiamo deciso di scrivere degli interventi intensivi site-specific per continuare a sondare ed indagare questa pratica. Affiancheremo Còr-pus ad altre pratiche storiche del gruppo, rinnovando la collaborazione con l’interprete LIS Barbara Anzivino. Ogni workshop avrà per drammaturgia, quanto affiora necessario per il gruppo di lavoro coinvolto.
Il processo di traduzione della drammaturgia in LIS è profondamente trasformativo. Questo processo non solo arricchisce la comprensione linguistica, ma anche quella emotiva e culturale.
L’utilizzo della LIS, coadiuvato da un interprete Lis come Barbara Anzivino, può avere effetti profondi. La lingua dei segni permette di accedere a nuove modalità di espressione e comprensione, facilitando la comunicazione non verbale e potenziando l’espressione emotiva. Attraverso la LIS, i partecipanti possono esplorare aspetti del sé che altrimenti rimarrebbero inespressi, contribuendo così a una maggiore consapevolezza di sé e all’elaborazione di esperienze emotive complesse.